Fatti gravi in casa CISL

Sono molti, in casa Cisl, gli episodi repressivi negli ultimi anni denunciati dall’Associazione Prendere Parola e
dai tre siti che l’hanno promossa. Oltre ai facili commissariamento e ingiusto allontanamento e sospensioni
dall’organizzazione di dirigenti e soci, i vertici sindacali più volte hanno fatto ricorso ai Tribunali con querele
e richiesta di risarcimento per presunte offese all’onorabilità quando sono state pronunciate o scritte
parole severe critiche su specifici atti dei vertici…

Tempi moderni

Nel 2000, quindi non nel secolo scorso, quando ero modesto segretario della UST di Cagliari, la CISL confederale invitò i dirigenti e gli iscritti a esprimersi sulla situazione sindacale.
Difficile intervenire ma, dopo un’attenta riflessione e travaglio interno, inviai una lettera a Conquiste del lavoro, nella quale manifestavo dubbi e perplessità. Erano i tempi di D’Antoni, uomo dal grande carisma proiettato verso la politica. Fatto del tutto legittimo, ma l’errore grave fu quello di mobilitare tanti cislini per la costruzione di una Fondazione per sostenere il partito di Democrazia europea, per poi candidarsi alle politiche

La sentenza nella causa CISL contro Graziani

Il 29 maggio scorso è stata pubblicata la sentenza di primo grado nella causa intentata da Luigi Sbarra, Anna Maria Furlan e Pietro Ragazzini contro Giovanni Graziani, del blog “il9marzo.it”, per chiedere risarcimenti complessivi di 300 mila euro lamentando una presunta arrività diffamatoria.
La domanda è stata respinta. E la parte soccombente è stata condannata al pagamento delle spese in base al valore dichiarato della causa.

I motivi di interesse della decisione sono due.
In primo luogo, la giudice ha riconosciuto che il blog esprime posizione critiche sul piano della politica sindacale, a partire dal commissariamento della Fai del 2014, ed ha ha chiarito, ma non è una novità, che la critica sindacale è un diritto. E questo diritto comprende anche l’uso di un linguaggio polemico.
In secondo luogo, con la condanna alle spese nella misura massima possibile, la giudice ha sconsigliato per il futuro dal muovere cause per scopi politici e con richieste di risarcimento sproporzionate a scopo intimidatorio.

BASTA GUERRE! 24 febbraio 2024 – Giornata di mobilitazione nazionale.

L’Italia deve dire basta alla guerra – Rete Italiana Pace e Disarmo – Mobilitazione nelle città italiane per il cessate il fuoco immediato in Palestina e in Ucraina, per ribadire il NO a tutte le guerre e il NO al riarmo, per costruire un mondo di pace, di sicurezza e di benessere per tutte e per tutti. “Fermiamo la criminale follia delle guerre!”. “L’Italia deve dire basta alla guerra!”. Lo deve dire ora!

Lettera aperta alla Segreteria Confederale CISL

Care amiche e cari amici, in occasione dell’imminente assemblea organizzativa della Cisl, in qualità di iscritti e/o di aderenti all’associazione “Prendere Parola”, vogliamo manifestare a voi e pubblicamente la nostra opinione su una serie di questioni che riguardano la nostra organizzazione che ci destano preoccupazioni e contrarietà. Con questa lettera vogliamo esplicitare in modo chiaro…

Aspettando Godot

Scrivo questi appunti come presidente dell’associazione “PRENDERE PAROLA” anche a seguito dell’incontro dei soci dell’associazione che si è tenuto sabato 11 novembre 2023. Sono uomo di altra generazione e mi sento in dovere di confessare che non sempre riesco a comprendere le ragioni degli attuali movimenti del mio sindacato ed è questo che mi spinge…