Ma quale partecipazione?

Urge strategia unitaria per recupero del potere d’acquisto e efficienza dei servizi basilari della sanità,
assistenza, scuola!
Il traguardo “del diritto all’immissione delle forze lavoro nella gestione e nel possesso dei mezzi di
produzione” – così recita il III capoverso, punto 3 del preambolo dello Statuto Cisl, fin dal 1950 – rimane
nell’orizzonte della lunga marcia del movimento sindacale come un obiettivo irrinunciabile, come pure
quanto enunciato al capoverso IV, punto 1: “associare tutte le categorie di lavoratori in sindacati
democratici, indipendenti da qualsiasi influenza esterna, sia politica che ideologica, e miranti
esclusivamente alla difesa degli interessi dei lavoratori, ispirati al principio della supremazia del lavoro sul
capitale, essendo il lavoro la più alta espressione di dignità dell’essere umano”. Categorie associate ma
autonome, ricordando che la Cisl è un sindacato di sindacati.

Aggiornamento – Dissentiamo dalla scelta CISL e rivolgiamo un Appello

“Il nostro è un appello contro le decisioni dell’attuale segretario della Cisl, Luigi Sbarra, contro il suo modo di fare, contro questo modo poco rispettoso nei confronti della storia di questo sindacato. La Cisl è la mia organizzazione, io ci sono ancora iscritto”. È il duro attacco pronunciato ai microfoni di Radio Radicale dall’ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta

Intervista a Pezzotta

“Il nostro è un appello contro le decisioni dell’attuale segretario della Cisl, Luigi Sbarra, contro il suo modo di fare, contro questo modo poco rispettoso nei confronti della storia di questo sindacato. La Cisl è la mia organizzazione, io ci sono ancora iscritto”. È il duro attacco pronunciato ai microfoni di Radio Radicale dall’ex segretario generale della Cisl, Savino Pezzotta

Dissentiamo dalla scelta CISL e rivolgiamo un APPELLO. Il nostro fine è far rivivere nella quotidianità lo storico principio della Cisl: “IL SINDACATO SARA’ DEI LAVORATORI O NON SARA'”

La legge di bilancio 2025 in discussione al Parlamento è ben lontana dagli obiettivi qualificanti che la Cisl ha indicato nei suoi congressi, e ancor più di quanto sottolineano iscritti e lavoratori indicando la priorità di potenziare (prevenzione-cura-riabilitazione) il Servizio Sanitario Nazionale e il finanziamento della legge per la non autosufficienza, a fianco delle richieste per salvaguardare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione reale – quella del carrello della spesa è più alta di quella delle statistiche e dell’indice IPCA, che non tiene conto dell’inflazione importata, preso a riferimento per la contrattazione – e per sostenere le filiere produttive della manifattura per un’occupazione stabile.

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Perché sosteniamo l’abrogazione dell’Autonomia differenziata

Come Associazione Prendere Parola dopo l’appello inviato “Lettera aperta alla Cisl” – vedi su www.prendereparola.it -, diffondiamo il nostro invito a sostenere la proposta del Referendum abrogativo della Legge n.86/2024 sull’Autonomia Differenziata, prevista dall’art 116 della Costituzione, sottolineando il nostro stupore – che pensiamo sia esteso tra molti iscritti della Cisl, che non vengono mai consultati – verso la Cisl che si limita a ripetere “..non abbiamo un pregiudizio verso l’Autonomia differenziata”, celando così un tacito pieno consenso alla Legge n.86 in vigore dal 7 luglio 2024, che rischia di dilatare le prestazioni differenziate a seconda del reddito di cui dispone una famiglia, una persona.

Dare un permesso di soggiorno agli “invisibili”che hanno un lavoro

E’ tanto lo sconcerto e l’indignazione per l’atto – di crudele irresponsabilità e di cinica indifferenza – di quell’imprenditore dell’Agro Pontino che ha concorso alla morte del bracciante sik, Satnam Singh. Contro chi dimentica i valori di solidarietà e di civiltà, ha pronunciato severe parole il Presidente della Repubblica – rimane un faro dei valori costituzionali – sollecitando a combattere lo sfruttamento e il lavoro nero, per costruire sempre più rapporti di vera solidarietà…