prendere parola

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    Idee per una diversa strategia di azione unitaria confederale e per la partecipazione diretta delle rappresentanze di base e dei lavoratori

    Proposte dell’Associazione Prendere Parola
    Il 31 maggio 2025, presso il circolo Acli Giovanni Bianchi di Lambrate, si è svolta
    la riunione dell’Associazione PRENDERE PAROLA, anche con collegamento da remoto per i soci che non hanno potuto
    essere presenti. Il dibattito ha affrontato diverse tematiche – compreso il No alla guerra e al riarmo degli eserciti nazionali – ponendo attenzione a due questioni sindacali:
    1 – la distribuzione della ricchezza in Italia, la questione salariale con particolare attenzione alla difesa del potere d’acquisto eroso significativamente negli ultimi 30 anni, con impatto sulle persone, in particolare sui lavoratori con stipendi fissi e sui pensionati.
    2 – la democrazia sindacale, la partecipazione alle scelte degli iscritti e dei lavoratori, recuperando i contenuti discussi
    nel convegno di Bologna1“Democrazia nei partiti, democrazia nei sindacati: organizzazioni di rappresentanza e loro
    trasformazioni” ricordando il pensiero di Domenico Cella, compianto co-fondatore di Prendere Parola.

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    Senza salario non si riparte

    Senza salario non si riparte (recensione ad Andrea Garnero – Roberto Mania, “La questione salariale”, Egea 2025, pp. 128, eur. 14,90)
    Qual è il rapporto di reciproca dipendenza che lega il salario alle altre variabili (produttività, profitti, inflazione, occupazione, eccetera) su cui valutare l’efficienza di un sistema produttivo, la
    razionalità della distribuzione della ricchezza, l’efficacia delle regole di un sistema collettivo di determinazione delle retribuzioni? E, per dire la stessa cosa in termini politici, la moderazione salariale di questi ultimi decenni va ora messa da parte nell’interesse non solo del lavoro ma di tutto il paese? Queste domande sono stimolate dalla lettura di questo libretto; questioni per dare risposta alle quali è necessaria una breve ricostruzione degli antecedenti che rimetta in discussione alcuni degli assunti consolidati, fino a sclerotizzarsi, nel confronto politico e sindacale.

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    8-9 giugno 2025 – Consultazione Referendaria di Nino Vialba – maggio 2025

    – Non è certo mia intenzione fare di questa iniziativa l’occasione per una lezione sul tema referendum come indicato dalla Costituzione nelle sue diverse forme e modalità.
    – Ma un inquadramento generale mi sembra opportuno, non tanto in relazione ai cinque quesiti referendari sui quali siamo chiamati ad esprimerci l’8 e il 9 giugno, ma principalmente sull’istituto referendario che, in quanto tale, è oggi oggetto di valutazioni politiche che tendono a negarne la validità e l’utilità.

    In questo quadro anche l’invito a non andare a votare risponde più alla logica della messa in
    discussione dell’istituto referendario che alla legittima modalità con cui si esprime il proprio
    punto di vista e la propria volontà.

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    Referendum 2025

    Prima votiamo … e poi al mare.
    “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.” (Art. 48 Costituzione – Parte l, Titolo lV)
    Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini italiani sono chiamati al voto su cinque referendum popolari in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza

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    Decreto legge sicurezza

    Sabato 12 aprile è entrato in vigore il decreto-legge sulla sicurezza approvato dal Governo nella sua riunione del 4 aprile scorso.
    In questi giorni stanno crescendo in Italia proteste sempre più accese contro il decreto-legge sicurezza, da molti percepito come un inaccettabile superamento della soglia che separa democrazia e antidemocrazia.
    Ecco quali sono i contenuti del decreto-legge e cosa cambia rispetto al disegno di legge che era all’esame del Parlamento.
    In allegato l’Appello pubblico “Per una sicurezza democratica” firmato da 257 giuspubblicisti di tutte le Università italiane.
    Possibilità di seguire il dibattito dell’Associazione Italiani dei Costituzionalisti sul Decreto sicurezza su: https://www.associazionedeicostituzionalisti.it/it/la-lettera/04-2025-il-decreto-legge-sicurezza

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    Proposta di Legge di iniziativa popolare – comparazione testi –

    La proposta di legge popolare in materia di partecipazione promossa dalla CISL, approvata dalla Camera dei deputati lo scorso 26 febbraio 2025 è ora all’esame del Senato. Mira a dare attuazione all’articolo 46 Costituzione, che – ricordiamo – nella formulazione del progetto iniziale della Costituzione del 1946, recitava: “Lo Stato assicura il diritto dei lavoratori a partecipare alla gestione delle aziende ove prestano la loro opera. La legge stabilisce i modi e i limiti di applicazione del diritto”. La parola “partecipazione” diede vita ad un intenso confronto in sede dell’Assemblea e si pervenne alla riscrittura cambiando “partecipare” in “collaborare”.

    Gli articoli soppressi e gli emendamenti approvati alla Camera hanno depotenziato la già debole impostazione della legge sul versante di una possibile partecipazione attiva e propositiva dei lavoratori: ad esempio il termine co-decisione per temi specifici che riguardano l’organizzazione del lavoro non compare mai. Nel prospetto comparato tra il testo proposto dalla Cisl e quello approvato dalla Camera trovate più commenti critici del prof. Tiziano Treu, tra i quali spicca questo “la soppressione dell’art. 5 della originaria proposta Cisl che prevedeva l’obbligo di integrare il Consiglio di amministrazione delle società a partecipazione pubblica con almeno un amministratore rappresentante degli interessi dei lavoratori; il venir meno di questa, che era una delle (poche) norme prescrittive della proposta iniziale, è stato commentato criticamente dai rappresentanti delle opposizioni in Commissione, e risente delle resistenze manifestate dalle imprese interessate”. Buona lettura