
Il carrello della spesa e i salari italiani (2021–2025): un problema strutturale da affrontare
LETTERA APERTA del Presidente
Cari soci e amici di Prendere Parola,
come ci ripete spesso il nostro amico Adriano Serafino, c’è un problema che il sindacato e tutti noi dobbiamo affrontare con urgenza: come il carrello della spesa stia erodendo i salari e peggiorando le condizioni di vita di lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, soprattutto quelli con redditi più bassi. È il momento di parlarne seriamente.
Vi propongo questa mia riflessione, come introduzione a un dibattito più ampio e valutare se la nostra Associazione è in grado di avanzare proposte concrete.
Negli ultimi anni, l’inflazione non è stata un fenomeno temporaneo, ma un fattore che ha ridotto in
modo significativo il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. Anche se l’inflazione generale sembra rallentare, i dati ci dicono che il carrello della spesa – ovvero i beni essenziali – continua a crescere più rapidamente dei salari. Questo crea un divario che i rinnovi contrattuali non riescono a colmare. Il risultato? Un impoverimento strutturale che si radica nella vita quotidiana delle famiglie italiane.
