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In nessun altro sistema di governo le parole sono importanti come in democrazia, perché la democrazia è discussione, è ragionamento comune, si fonda sulla circolazione delle opinioni e delle convinzioni. Lo strumento privilegiato di questa circolazione sono le parole, e “Prendere parola” ne è lo strumento.
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News
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Il carello della spesa e i salari italiani
Il carrello della spesa e i salari italiani (2021–2025): un problema strutturale da affrontare
LETTERA APERTA del Presidente.
Cari soci e amici di Prendere Parola, come ci ripete spesso il nostro amico Adriano Serafino, c’è un problema che il sindacato e tutti noi dobbiamo affrontare con urgenza: come il carrello della spesa stia erodendo i salari e peggiorando le condizioni di vita di lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, soprattutto quelli con redditi più bassi. È il momento di parlarne seriamente.
Vi propongo questa mia riflessione, come introduzione a un dibattito più ampio e valutare se la nostra Associazione è in grado di avanzare proposte concrete.
Negli ultimi anni, l’inflazione non è stata un fenomeno temporaneo, ma un fattore che ha ridotto in modo significativo il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati. Anche se l’inflazione generale sembra rallentare, i dati ci dicono che il carrello della spesa -ovvero i beni essenziali – continua a crescere più rapidamente dei salari. Questo crea un divario che i rinnovi contrattuali non riescono a colmare. Il risultato? Un impoverimento strutturale che si radica nella vita quotidiana delle famiglie italiane. -
Non voglio fare il grillo parlante
Non voglio fare il grillo parlante, ma esprimere una preoccupazione vera e un pensiero critico.
Il fatto che i sindacati confederali abbiano deciso di scendere in piazza in date diverse — la UIL il 29 novembre, la CGIL il 12 dicembre e la CISL il 13 dicembre — rappresenta un segnale preoccupante di frammentazione del fronte sindacale. -
Una legge di bilancio senza visione sociale
Prosegue l’iter di approvazione del disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato anno 2026. La Legge di Bilancio 2026, prevede interventi per circa 16 miliardi di euro, equivalenti allo 0,7% del PIL, finanziati attraverso un mix di maggiori entrate e razionalizzazione (riduzione?) della spesa pubblica. Tra gli obiettivi macroeconomici, la crescita del PIL è stimata allo 0,7% nel 2026, con un incremento progressivo fino allo 0,9% nel 2028; il rapporto deficit/PIL dovrebbe scendere dal 3% nel 2025 al 2,3% nel 2028, mentre il debito/PIL dovrebbe calare dal 137,8% al 136,4%, in parte grazie all’esaurirsi degli effetti del Superbonus.
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Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
– Lavoro a velocità diverse
– Unità del lavoro
– Dinamica del lavoro negativa
– Riferimenti OIL e BCE
– No a politiche assistenziali fini a se stesse
– Garantire la serenità della vita sociale.
Dossier
Articoli sull’ Autonomia Differenziata.
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Sull’autonomia differenziata 26 gennaio 2024
Da convinto federalista ritengo che l ’autonomia differenziata approvata in Senato, nel testo proposto dal Ministro Calderoli sia una legge fatta male e pasticciata, che non potrà essere comunque attuata fino a quando non verranno determinati i LEP (livelli essenziali delle prestazioni).
Savino Pezzotta
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Valutazioni in merito alla legge sull’Autonomia Differenziata approvata dal Senato il 23 Gennaio 2024
In premessa è opportuno ricordare che questo Disegno di Legge sull’Autonomia Differenziata, così come quello sull’Elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, essendo Disegni di Legge che modificano la Costituzione, la loro approvazione è sottoposta alle disposizioni dell’Art. 138 della Costituzione: doppia deliberazione in ciascuna Camera e la seconda dopo tre mesi dalla prima, approvazione con la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera e, se richiesto dal 20% dei membri di una Camera, oppure da 500.000 elettori o da 5 Consigli Regionali, si da corso al referendum popolare.
Rodolfo Vialba
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Nel dibattito attorno alla legge sull’autonomia differenziata, che il Senato ha approvato martedì in prima lettura, interviene oggi l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia
Nel dibattito attorno alla legge sull’autonomia differenziata, che il Senato ha approvato martedì in prima lettura, interviene oggi l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, con la sua voce accorata che documenta la grande preoccupazione del Sud e della stessa Chiesa meridionale per una riforma che potrebbe avere come esito l’ulteriore distanziamento tra differenti aree del Paese.
Una visione opposta a quella della maggioranza dove, mentre sul fronte opposto il Pd pensa a una mobilitazione, il vicepremier Matteo Salvini ha ripetuto ieri, collegato alla Scuola politica della Lega, che invece «l’Italia ha bisogno di riforme» e «l’autonomia non è un punto di arrivo, ma di partenza per trasformarci in un Paese moderno, efficiente, responsabile e federale: elezione diretta del premier, stabilità dei governi e poteri delegati agli enti locali, significa competizione in senso positivo e questa non è una parolaccia».da “Avvenire” 28 Gennaio 2024
Dossier
Articoli sul sindacalismo USA e su UAW, tradotti da Gianni Alioti che ringraziamo dell’assenso alla loro pubblicazione.

