
Prosegue l’iter di approvazione del disegno di legge sul bilancio di previsione dello Stato anno 2026. La Legge di Bilancio 2026, prevede interventi per circa 16 miliardi di euro, equivalenti allo 0,7% del PIL, finanziati attraverso un mix di maggiori entrate e razionalizzazione (riduzione?) della spesa pubblica. Tra gli obiettivi macroeconomici, la crescita del PIL è stimata allo 0,7% nel 2026, con un incremento progressivo fino allo 0,9% nel 2028; il rapporto deficit/PIL dovrebbe scendere dal 3% nel 2025 al 2,3% nel 2028, mentre il debito/PIL dovrebbe calare dal 137,8% al 136,4%, in parte grazie all’esaurirsi degli effetti del Superbonus.
Sul piano fiscale, la manovra prevede il taglio dell’IRPEF dal 35% al 33% per i redditi tra 28.000 e
50.000 euro, garantendo un risparmio annuo fino a 1.440 euro per i contribuenti interessati. Si
introduce inoltre una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali, con piani di versamento più
graduali e maggiore tolleranza per le rate non pagate, mirata a incentivare l’adesione dei
contribuenti.
La spesa pubblica, invece, si concentra sull’incremento dei fondi per la difesa, che nel triennio
2026-2028 dovrebbe arrivare a circa 12 miliardi di euro, subordinatamente all’uscita dell’Italia dalla
procedura per deficit eccessivo. Parallelamente, la manovra prevede una razionalizzazione della
spesa pubblica nei ministeri, finalizzata a finanziare le misure previste. Il Governo dovrebbe
presentare il testo definitivo entro fine anno, con l’obiettivo di approvarlo in Parlamento entro il 31
dicembre, affinché entri in vigore il 1° gennaio 2026.
